La Destra a Napoli

sabato 15 marzo 2008

Davide contro Golia

Ci hanno scatenato addosso la guerra atomica. Golia contro Davide. Ma abbiamo respinto gli assalti più insidiosi sulle formalità, sui cavilli, che sono la cifra identificativa di una casta che vuole schiacciare le voci fuori dal coro. Ma tant’è, ora le liste ora sono presentate, il simbolo depositato. Finalmente si parte. Con lealtà e sincerità, tuttavia, va detto che non usciamo indenni da questa battaglia campale. Settimane di imboscate, scientificamente pianificate a tavolino da chi non voleva che fossimo parte della competizione elettorale, che ci hanno impegnato in continue schermaglie legali e contrordini, distraendoci dalla politica e costringendoci a buttare milioni di euro in propaganda, tutta da rifare. E’ accaduto che i poteri forti, quando hanno visto che noi facevamo sul serio, dopo mesi di censura mediatica, hanno cominciato ad attaccarci, prima spingendoci fuori dalla coalizione e imponendoci un quorum doppio da raggiungere, poi tentando di far passare un decreto “ad personam” che ci chiedeva la raccolta firme; poi presentando ben due ricorsi sul simbolo, uno al Viminale e uno in Cassazione, respinti; poi avanzando candidature col solo scopo di combatterci; infine lavorando per far escludere le nostre candidature, e purtroppo riuscendoci in Abruzzo dove la nostra lista, con le stesse forme per le quali dappertutto è stata accettata, è stata incredibilmente ricusata.Ecco il prezzo altissimo pagato sinora dal nostro movimento politico, che vive soltanto sulle sue forze, sui suoi uomini generosi e non ha dalla sua un euro di finanziamento pubblico. Ci massacrano senza tregua perché sanno che NOI, per quanto male ci facciano, comunque non potremo mai diventare stampelle dell’inciucio con la sinistra. E’ difficile rendere la portata del travaglio vissuto. Proverò con un esempio: tutto è accaduto mentre stavamo compiendo il passaggio più delicato della vita politica di un nuovo partito: lo schieramento delle unità. Pensate a un piccolo e agguerrito esercito, il nostro, che mentre è in marcia per prendere posizione, in avanguardia per dare battaglia, viene attaccato alle spalle da sedicenti alleati e saccheggiato quotidianamente dei rifornimenti con continue imboscate notturne. E ora che ci aspetta il grande scontro campale (la raccolta dei voti) le nostre unità sono a corto di munizioni, d’acqua e di cibo, e, più motivate che mai, rischiano di non rendere al meglio. Ci occorrono rinforzi. Voi potete inviarceli, con uno sforzo generoso in nome dei valori per i quali stiamo combattendo all’arma bianca.
Aiutateci con un versamento sul conto de La Destra Fiamma - Tricolore, Istituto S. Paolo - Banco di Napoli, Iban IT73P01010032110000011181Non saranno soldi buttati, possiamo davvero farcela.
Altro che voto inutile: siamo la vera Sentinella d’Italia.